La Liguria approva la legge per la cannabis a scopo terapeutico
Qualche mese fa era stata la Regione Toscana ad aprire il dibattito relativo all’utilizzo della cannabis a scopo terapeutico approvando una legge che consentiva ai medici di prescrivere ai proprio pazienti, in determinati casi, questo genere di terapia, ed ora la stessa proposta di legge è stata approvata all’unanimità anche dalla Regione Liguria. Sì, dunque, all’erogazione di farmaci a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche. La legge stabilisce che la Liguria “detti le disposizioni organizzative relative all’utilizzo dei farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche da parte degli operatori e delle strutture del servizio sanitario regionale, salvaguardando l’autonomia e la responsabilità del medico nella scelta terapeutica e dell’evidenza scientifica”.
"La Liguria all’avanguardia per la tutela dei diritti del malato" – Tra i primi firmatari della legge, proposta da Sel e dalla Federazione della Sinistra, vi è il consigliere Sel Matteo Rossi il quale ha spiegato quali possono essere i benefici della cannabis in ambito terapeutico e ha sottolineato come in questo modo la Liguria sia all’avanguardia per la tutela dei diritti del malato. Dal suo punto di vista, infatti, con il “sì” alla cannabis terapeutica si possono superare gli “ostacoli ideologici” che hanno provocato questo ritardo in Italia. La Liguria, dunque, si mette alla pari di Paesi dove da tempo vengono usati i farmaci a base di cannabinoidi, tra cui Germania, Svizzera, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti.
I benefici della cannabis terapeutica – Riguardo i benefici della cannabis il consigliere di Sel non nomina solo l’utilizzo che può essere fatto in neurologia e oncologia o per lenire gli effetti collaterali delle chemio e radio-terapie ma va oltre dicendo che sono molte le patologie e i disturbi a cui la cannabis terapeutica può dare delle risposte efficaci, dal glaucoma a numerose patologie neurologiche, l’epilessia, e alcune patologie psichiatriche o a malattie degenerative come l’Alzheimer e il Parkinson. Tali farmaci, a carico del servizio sanitario regionale, saranno prescritti dai medici generici in seguito a una indicazione formulata da uno specialista che stabilirà la durata del piano terapeutico e la sua ripetibilità.