La bravata di Calderoli (maglietta anti-islam) ci è costata 900 mila euro

900 mila euro. E' la cifra che lo Stato (cioè, noi) ha speso per otto agenti di scorta che per 6 anni hanno vegliato giorno e notte la villetta dell'ex ministro leghista Roberto Calderoli a Mozzo (Bergamo), anche quando lui non c’era. Il presidio fu deciso  dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Bergamo nel 2006, quando il noto esponente del Carroccio fu ritenuto a rischio di attentati da parte di estremisti islamici per via della maglietta con la caricatura di Maometto che aveva mostrato in diretta Tv. Una deplorevole vicenda che ha visto la conclusione qualche giorno fa, quando il "picchetto" al padre dell'attuale discussa legge elettorale è stato sospeso.
«Sono tornato un uomo libero», ha detto con tono ironico Calderoli all'Eco di Bergamo. Eppure la vicenda, dato l'altissimo costo pesato principalmente sulle nostre spalle, non era stata mandata giù dai sindacati di polizia Ugl e Siulp che ora però possono esultare: «Abbiamo vinto una battaglia. La decisione di togliere il presidio fisso non può che lasciarci soddisfatti. Per mesi ci siamo battuti perché questo spreco di risorse venisse eliminato». Nonostante questo taglio, il leghista potrà contare su altri otto uomini di scorta di cui dispone tra Roma e Bergamo. Si tratta della sua guardia personale.