Krugman, Nobel per l’economia: “Monti ‘console’ tedesco, Grillo pericolo per l’Europa”
In un lungo articolo pubblicato sul New York Times il premio Nobel per l'economia del 2008 Paul Krugman si è soffermato sulla situazione economica italiana e sulle ricette adottate nell'ultimo anno dal premier Mario Monti. E con il premier uscente Krugman è stato piuttosto duro: "Monti – ha scritto – è stato imposto all'Italia dai suoi creditori, ed ora dovrà misurarsi con le elezioni. La sua dovrebbe essere la quarta forza, alle spalle del comico Berlusconi e del comico professionista Grillo, al cui la mancanza di un programma coerente non ha impedito di acquistare una grande autorevolezza politica".
Monti è stato definito da Krugman "proconsole installato dalla Germania per imporre l'austerità fiscale su una economia già in difficoltà": proprio in riferimento all'auterity, l'economista ha mosso forti critiche, spiegando che "più dure è stata, più profonda è stata la crisi. Anche il Fondo Monetario Internazionale ha ammesso, in un suggestivo mea culpa, che il rigore ha finito per infliggere danni serissimi. Infatti l'austerità non ha nemmeno raggiunto l'obiettivo minimo di riduzione del debito pubblico. Al contrario: i paesi che l'hanno adottata hanno visto aumentare il rapporto tra debito e Pil".
Infine Krugman ha parlato delle elezioni: "Gli osservatori esterni – ha detto – sono terrorizzati da un ritorno di Berlusconi, ma anche da un successo di Grillo: entrambi destabilizzerebbero non solo l'Italia ma l'Europa intera. Ma ricordate che quello italiano non è un caso isolato: in tutta l'Europa meridionale si fanno strada politici poco raccomandabili: colpa delle politiche di rigore imposte, che si sono dimostrate un clamoroso fallimento. Se ciò non cambierà, l'avvenire potrebbe essere molto pericoloso".