JP Morgan: “I Paesi del Sud dell’Europa sono in crisi perché antifascisti” (VIDEO)
JP Morgan ha emesso un documento, nel quale viene presentata un’analisi di quello che dovrebbe essere il processo di assestamento degli squilibri macro-economici dei paesi del Meridione europeo, utile a superare la crisi. Ma a dispetto di quanto si possa pensare, il documento non tira i ballo i soliti termini, quali "inflazione", "riforme", "debito" o "privatizzazioni", tanto per dirne alcuni. Almeno non solo questi. Entra, infatti, direttamente nel merito dei “limiti politici” delle nazioni del Vecchio Continente: "Dovete liberarvi delle vostre costituzioni sinistroide e anti fasciste", scrivono gli economisti del gigante finanziario americano, come riportato anche da Wall Street Italia.
Quando la crisi è iniziata era diffusa l’idea che questi limiti intrinseci avessero natura prettamente economica: debito pubblico troppo alto, problemi legati ai mutui e alle banche, tassi di cambio reali non convergenti, e varie rigidità strutturali. Ma col tempo è divenuto chiaro che esistono anche limiti di natura politica. I sistemi politici dei paesi del sud, e in particolare le loro costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano una serie di caratteristiche che appaiono inadatte a favorire la maggiore integrazione dell’area europea. Quando i politici tedeschi parlano di processi di riforma decennali, probabilmente hanno in mente sia riforme di tipo economico sia di tipo politico.
Insomma, il l problema non è solo una questione di reticenza fiscale e di incremento della competitività commerciale. C'è anche un "eccesso di democrazia" che va assolutamente ridimensionato, sottolinea JP Morgan:
I sistemi politici della periferia meridionale sono stati instaurati in seguito alla caduta di dittature, e sono rimasti segnati da quell’esperienza. Le costituzioni mostrano una forte influenza delle idee socialiste, e in ciò riflettono la grande forza politica raggiunta dai partiti di sinistra dopo la sconfitta del fascismo.
In altri termini, secondo JP Morgan tutti i popoli del Meridione d'Europa dal Dopoguerra in poi sono dovuti uscire dall'oppressione di dittature fasciste o para-fasciste (negli anni Settanta, sopratutto). Così facendo, hanno gettato le basi per delle leggi che si distaccassero il più possibile dalla precedente esperienza politica. E ciò, a detta degli esperti economisti americani, ne fa delle costituzioni inadeguate all’Eurozona:
I sistemi politici e costituzionali del sud presentano tipicamente le seguenti caratteristiche: esecutivi deboli nei confronti dei parlamenti; governi centrali deboli nei confronti delle regioni; tutele costituzionali dei diritti dei lavoratori; tecniche di costruzione del consenso fondate sul clientelismo; e la licenza di protestare se vengono proposte sgradite modifiche dello status quo. La crisi ha illustrato a quali conseguenze portino queste caratteristiche. I paesi della periferia hanno ottenuto successi solo parziali nel seguire percorsi di riforme economiche e fiscali, e abbiamo visto esecutivi limitati nella loro azione dalle costituzioni (Portogallo), dalle autorità locali (Spagna), e dalla crescita di partiti populisti (Italia e Grecia).