Il caldo estremo fa eiaculare le api fino alla morte: espellono l’endofallo in modo “esplosivo”
I maschi delle api domestiche (Apis mellifera) esposti al caldo estremo muoiono in modo orrendo, eiaculando ed espellendo l'enorme endofallo, grande come l'intero addome. A un occhio non esperto gli insetti deceduti potrebbero apparire come “esplosi”, ma in realtà si tratta di una reazione allo stress da calore. A 42° C circa il 50 percento dei droni o fuchi – come vengono chiamate le api maschio – di una colonia perde la vita entro sei ore. È un problema gravissimo per la biodiversità, dato che questi preziosi insetti giocano un ruolo fondamentale nel mantenere gli equilibri ecologici e nell'impollinazione, sia delle piante selvatiche che di quelle di interesse commerciale. Basti pensare che nel solo Canada il contributo economico legato alle api da miele è compreso tra i 4 e i 5,5 miliardi di dollari all'anno.
A descrivere l'atroce morte delle api maschio è stata la professoressa Alison McAfee, esperta di questi imenotteri presso l'Università della British Columbia (Canada). Mentre era impegnata nello studio delle api regine ha ricevuto le immagini di numerosi fuchi morti da parte di un'apicultrice di Armstrong, inviate nel cuore della devastante cupola di calore che ha colpito tra giugno e luglio 2021 il Nord America. Si stima che oltre un miliardo di animali marini sia stato letteralmente cotto vivo dalle temperature soffocanti (raggiunti i 46,6° C in un villaggio, record assoluto per il Canada), mentre molti piccoli uccelli si sono dovuti lanciare dai nidi per non morire per surriscaldamento. Anche gli insetti sono stati falcidiati, come mostrano le drammatiche immagini di Emily Huxter. La professoressa McAfee si è subito messa in contatto con altri apicoltori della British Columbia scoprendo che i fuchi stavano morendo in massa proprio a causa dello stress da calore. Le api hanno prima convulsioni e poi "esplodono" estroflettendo l'endofallo.
“Quando i droni muoiono per lo shock, eiaculano spontaneamente”, ha dichiarato la scienziata in un comunicato stampa. “Hanno questo elaborato endofallo che fuoriesce ed è delle dimensioni del loro stesso addome. È piuttosto estremo”, ha aggiunto l'entomologa. I ricercatori sanno che gli alveari riescono a mantenere una temperatura interna stabile di circa 35° C, tuttavia quando si verificano ondate di calore estreme la temperatura può salire sensibilmente, determinando la morte delle api.
Per provare a scongiurare questo incremento mortale la professoressa McAfee e la signora Huxter hanno testato un sistema di isolamento in polistirolo (una sorta di tetto) su diverse colonie, osservando che era in grado di ridurre la temperatura interna di 3,75° C rispetto agli alveari non trattati. È stato testato anche un distributore di acqua zuccherata, che invogliava le api a tornare più spesso e a diffondere l'acqua nell'alveare sventolandola con le ali. È un sistema di raffreddamento collaudato tra gli insetti imenotteri. In questo caso la riduzione è stata di 1,1° C. Entrambi i sistemi potrebbero aiutare gli apicoltori a prevenire la perdita di numerosi fuchi durante le ondate di calore estreme.