video suggerito
video suggerito

Indagati e pregiudicati nelle liste Pdl a sostegno del candidato sindaco Gianni Lettieri

Achille De Simone, arrestato in una retata contro il clan Sarno, e Roberto Conte, condannato per associazione camorristica, a sostegno del candidato sindaco di Napoli, Gianni Lettieri, nella sua corsa a Palazzo San Giacomo. Il centrosinistra tace, per i numerosi indagati candidati alle dieci municipalità.
A cura di Alessio Viscardi
351 CONDIVISIONI
napoli

Gianni Lettieri, candidato sindaco di Napoli alle elezioni 2011, aveva promesso etica pubblica, ma dopo l'inchiesta pubblicata ieri su L'Espresso ci si comincia a interrogare sul valore delle sue promesse di “etica pubblica e legalità”. Lettieri aveva garantito: “Chiederò ad ogni lista che mi sostiene la nomina di un garante per assicurare candidati autorevoli e specchiati. Alla fine di questo percorso sarò io il responsabile per tutti”, ma tra i nomi presentati dall'Alleanza di centro a sostegno del candidato Pdl spunta anche Achille De Simone, arrestato per violenza privata e contatti con il clan Sarno dopo che aveva tentato di trasformare un'associazione antiracket in uno sportello informativo per i camorristi di Ponticelli e Cercola, in modo da far sapere loro in tempo reale quali commercianti denunciassero il pizzo.

Arrestato nel 2009 durante una retata contro il Clan Sarno, Achille De Simone avrebbe accompagnato suo nipote – che voleva aprire uno sportello antiracket – dalla moglie del boss di Ponticelli, Vincenzo Sarno, al secolo Patrizia “a' patana” Ippolito. La donna aveva dato il permesso al giovane di aprire lo sportello contro l'usura, ma lui avrebbe dovuto informare il clan quando un commercianti vi si recava per denunciare l'estorsione.

“Un'anticammorra che diventa camorra” scrivono i magistrati, così il consigliere comunale Achille De Simone, assessore anche nella giunta del comune di Cercola, fu tratto in arresto. Dopo la presentazione delle liste al Comune di Napoli, l'uomo si dichiara innocente: “Sono sotto processo ma le accuse contro di me sono infamie e falsità. I giudici accerteranno la mia innocenza, e in seguito avvierò una causa civile di risarcimento danni contro chi mi ha calunniato in modo vergognoso”.

Messo alle strette, Gianni Lettieri dichiara: “La presenza di De Simone, rinviato a giudizio per gravi reati, nella lista dell’Adc di Pionati è inammissibile. Ho chiesto a Francesco Pionati, garante della lista, di imporre a De Simone l’immediata rinuncia alla competizione. Se questo non dovesse accadere, riterrei l’Adc fuori dalla mia coalizione elettorale”.

Deja-vu delle elezioni regionali 2010, quando Stefano Caldoro fu sostenuto da una lista in cui c'era anche Roberto Conte, condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi di reclusione per concorso esterno in associazione camorristica. Lo stesso Conte, oggi appoggia una lista di supporto a Gianni Lettieri: la Lista insieme per Napoli. Ma il centrosinistra tace, perché nelle liste presentate nelle dieci municipalità di Napoli, Pd e Sel presentano più di un indaganto e pregiudicato. Che dire, nulla di nuovo all'ombra del Vesuvio in vista delle elezioni comunali di Napoli 2011.

351 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views