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In Italia è record di “sbattezzi”

Secondo l’associazione Uaar il trend degli sbattezzi è in netta crescita: “C’è voglia di recuperare un’identità senza imposizioni”.
A cura di Davide Falcioni
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Mai così tante persone si erano sbattezzate prima d'ora in Italia. A renderlo noto, in un'intervista rilasciata a Adnkronos, è stata Adele Orioli, portavoce dell'associazione Uaar (Unione degli atei e agnostici razionalisti) che ha spiegato come siano in costante aumento le richieste ai propri sacerdoti di essere "cancellati" dalla lista dei fedeli di religione cattolica: "Le statistiche parlano chiaro e, in base ai moduli che continuano ad arrivare, non è un azzardo parlare di vero e proprio record di richieste di ‘sbattezzo'. Si registrano picchi in corrispondenza di determinati scandali: ad esempio con la vicenda di Eluana Englaro furono davvero in tanti a dare l'addio alla Chiesa cattolica". A voler dire "addio" alla chiesa Cattolica sono soprattutto i giovani, spesso desiderosi di prendere le distanze da "imposizioni che avvengono quando non si è ancora consapevoli".

Teologo: "Boom di sbattezzi con in contrasto con la popolarità del Papa"

Il portavoce dell'Uaar aggiunge: "I singoli avvenimenti, penso ad esempio a Vatileaks o agli scandali legati alla pedofilia, hanno contribuito a determinare dei picchi ma il trend che denota la disaffezione alla Chiesa è dato anche da una voglia di recuperare un'identità senza imposizioni. Ecco che dagli esordi con 10-15 mila richieste di sbattezzo si è arrivati oggi a sfiorare la soglia dei 50 mila". Un fenomeno apparentemente in contrasto con la grande popolarità di Papa Francesco, anche se il teologo Paolo Ricca – docente di Storia della Chiesa alla Facoltà valdese di teologia – spiega: "La tendenza allo ‘sbattezzo' e la popolarità del Papa sono fenomeni paralleli anche se non collegati – osserva – Chi si sbattezza esprime una volontà di autonomia che può anche allinearsi con una stima nei confronti del Papa. Il fatto è che la tendenza si spiega con la secolarizzazione delle coscienze per cui se da un lato una decisione tanto importante sull'orientamento religioso può disturbare, dall'altro c'è da denunciare un deficit di informazione sul battesimo. Lo si interpreta come una sorta di ‘arruolamento' nella Chiesa e allora si dice ‘prendo le distanze'".

Che cosa è il battesimo e come ci si sbattezza

Secondo il catechismo "il battesimo è il mezzo mediante il quale ci si libera dal peccato e, rigenerati come figli di Dio, si diventa membra di Cristo, ci si incorpora alla Chiesa e resi partecipi della sua missione". Come è noto, tuttavia, il battesimo viene normalmente imposto a bambini di pochi mesi che di certo non hanno alcuna coscienza di essere "partecipi alla missione di Dio". Anche per questo, in età adulta, sempre più persone decidono di sbattezzarsi scrivendo una lettera al proprio parroco e chiedendo di essere cancellati dall'elenco dei "battezzati".

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