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Il Papa a Milano: “La famiglia è solo unione di uomo e donna”

Benedetto XVI ha concluso oggi la tre giorni di visita a Milano con una messa seguita da un milione di persone e a cui hanno partecipato numerosi politici ai quali il Papa ha rivolto i suoi appelli in difesa della famiglia.
A cura di Antonio Palma
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Circa un milione di persone e alcune delle massime autorità del Paese erano presenti oggi  alla messa conclusiva che Benedetto XVI ha celebrato nel Parco Nord di Bresso, a conclusione della visita di tre giorni a Milano in occasione del settimo incontro mondiale delle Famiglie. E proprio le famiglie sono state il principale oggetto di attenzione da parte del successore di Pietro, che così come aveva fatto ieri, oggi nell'omelia ha ricordato che per la Chiesa di Roma la Famiglia è e dovrà essere "solo unione di uomo e donna". "Dio ha creato l'essere umano maschio e femmina, con pari dignità" ha spiegato il Pontefice, "ma anche con proprie e complementari caratteristiche". Certo, ha ricordato il Papa, la Chiesa sarà vicina a tutte quelle coppie che "pur condividendo gli insegnamenti della Chiesa sulla famiglia, sono segnati da esperienze dolorose di fallimento e di separazione", promettendo iniziative di inclusione nelle comunità da parte delle diocesi locali.

La famiglia, dunque, come cardine fondamentale della comunità cattolica a cui deve essere dato maggiore importanza dal mondo istituzionale. Il messaggio del Papa ai politici è stato chiaro, così come aveva fatto ieri anche oggi Benedetto XVI ha esortato la politica a porre maggior attenzione alle esigenze della famiglia,   e alla maternità, che sono fondamentali "per costruire società dal volto umano". Del resto di messaggi alla politica in questa tre giorni milanese il Papa ne ha lanciati tanti, soprattutto rivolti alla componete cattolica del nostro Parlamento.

Messaggi che non sono sfuggiti ai tanti politici presenti in prima fila ad ascoltare la messa del Papa. In Primis il Premier Monti, accompagnato dai Ministri Riccardi e Ornaghi, ma anche i vertici istituzionali della Lombardia e di Milano, dal cattolicissimo Governatore Formigoni al presidente della Provincia Guido Podestà fino al sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Ad assistere all'omelia politici orgogliosamente cattolici doc, come la presidente del Pd Rosi Bindi e il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi ma anche il Presidente della Lega Nord Umberto Bossi. infine tra le prime fila anche rappresentanti delle parti sociali come il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, e il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.

Il Papa si è rivolto proprio al mondo dell'imprenditoria affinché la domenica non venga trasformata in una giornata lavorativa, perché "per noi cristiani il giorno di festa è la domenica, giorno del Signore, Pasqua settimanale" ha detto Ratzinger. L'esortazione anche agli industriali è a non far prevalere " una concezione utilitaristica del lavoro" in quanto "non è la logica unilaterale dell'utile proprio e del massimo profitto quella che può concorrere ad uno sviluppo armonico, al bene della famiglia e ad edificare una società più giusta" ha detto il Pontefice.

Potenziate tutte le corse dei mezzi pubblici e della metropolitana per far fronte alle migliaia di persone che fin da questa mattina presto hanno affollato il parco Nord di Bresso, tra cui anche molti stranieri con bandiere e striscioni. Proprio in alcune di queste stazioni la Polizia ha rinvenuto scritte inneggianti alla morte del Papa firmate con una A cerchiata, anche se secondo i primi rilievi della questura di Milano si  tratterebbe del gesto di una persona isolata.

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