Il fratello di Angelino Alfano diventa manager alle Poste
Il fratello minore di Angelino Alfano, Alessandro, è stato assunto tra i dirigenti della Postecom, ovvero la società che gestisce i servizi internet di Poste Italiane. Fin qui nulla di strano, visto e considerato che la legge non prevede nessun vincolo nei reclutamenti dei dirigenti delle società controllate dal Ministero del Tesoro. Tuttavia in molti guardando con sospetto a questa improvvisa assunzione. Vedi L'Unità che si è chiesta come mai Alessandro sia riuscito ad avere un posto statale così rilevante, in cui si può arrivare a guadagnare fino 200 mila euro l’anno, puntando il dito verso la parentela con uno dei personaggi politici più influenti del momento, ovvero il vicepremier e ministro dell’interno.
In realtà, a leggere il suo curriculum sul suo sito internet, verrebbe da dire che Alessandro merita questo incarico:
Appena trentenne ha già al suo attivo diversi incarichi: è segretario generale di Unioncamere Sicilia dal 2006, dal 2005 al 2006 Coordinatore regionale di Confcommercio Sicilia e Direttore generale di Confcommercio Agrigento; dal 2004 al 2005 consulente per il Dipartimento di Sviluppo e Coesione del Ministero dell’Economia e Finanze;consulente con Ast- Azienda Siciliana Trasporti, Sviluppo Italia Sicilia Spa, Ast Sistemi Spa, business development Recall Spa, Schulmbergersema Spa, responsabile p.a. e progetti speciali Setesi Spa, responsabile commerciale sud Italia Siemens medical solution health services Italia Srl. Sempre attento ai processi innovativi, passa dai tavoli programmatici dei Ministeri e della Regione, dalle riunioni societarie e incontri istituzionali, alle piacevoli tavolate con gli amici, anche quelli di un tempo, con la semplicità di chi non ha mai dovuto indossare maschere, nemmeno quando ha dovuto assumere ruoli di grande responsabilità.
I sospetti sulla laurea e sul curriculum – In molti, però, come detto, hanno storto il naso, vuoi anche perché in passato del fratello del vicepremier si è parlato per le accuse di falsificazione di alcuni esami per ottenere la laurea in Economia. In pratica, secondo l'accusa, gli esami non sarebbero stati realmente sostenuti ma caricati nel piano di studi in cambio di soldi dati ai segretari dell’Università di Palermo. Nel febbraio scorso la procura della città siciliana avevo chiesto l’archiviazione per Alfano, dopo l'iscrizione nel registro degli indagati con l’accusa di frode informatica. Ci sarebbero poi i sospetti proprio sul curriculum. Il fratello del segretario del Pdl avrebbe in pratica inserito un incarico al vertice della Confcommercio siciliana, all’epoca già ricoperto da un’altra persona, quando invece era semplicemente il direttore della sezione provinciale di Agrigento. A sostenerlo, come scriveva il mese scorso anche Il Fatto Quotidiano, è il deputato di Sinistra ecologia e libertà Erasmo Palazzotto, che aveva presentato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico.