Il 25 aprile, il corteo dei partigiani e la polemica con la Polverini
Dall'Arco di Travertino, vicino al Colosseo, a Porta San Paolo, luogo simbolo della Resistenza capitolina. A Roma il 25 aprile si festeggia con un corteo. Ad organizzarlo l'Associazione nazionale partigiani italiani (Anpi), ad ingrossarlo non solo ex partigiani, ma anche politici locali e cittadini comuni. Ben in vista tricolori, bandiere rosse, simboli di partiti (Pd e Sel). Alla manifestazione di oggi è atteso il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti; la governatrice Renata Polverini, invece, ha fatto sapere che non ci sarà perché, pur riconoscendo l'importanza della festa, preferisce "evitare tensioni". Il Presidente della Regione Lazio, infatti, non ha ricevuto alcuna richiesta ufficiale di partecipazione, così come il sindaco Gianni Alemanno.
Napolitano: "25 aprile festa di tutto il popolo italiano"- Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha avuto un breve colloquio con Mario Monti e con i Presidenti delle due Camere, Gianfranco Fini e Renato Schifani. Poi la corona d'alloro al monumento del Milite ignoto in Piazza Venezia e l'apertura ufficiale delle celebrazioni. Il capo dello Stato ha sottolineato l'importanza del 25 aprile, diventato "la festa di tutto il popolo e la nazione italiana"; per questo motivo, ha sottolineato, " nessuna ricaduta in visioni ristrette e divisive del passato, dopo lo sforzo paziente compiuto per superarle, è oggi ammissibile". Non è mancato, infine, un riferimento alle polemiche tra l'Associazione dei partigiani e Renata Polverini. Il capo dello Stato ha richiamato alla coesione politica e sociale.
La polemica Polverini- partigiani- Renata Polverini aveva fatto sapere di non voler creare problemi: "Se l'Anpi ci tiene e la mia presenza non crea problemi- aveva affermato- ho deciso di andare alla manifestazione. Ci sarò. Spero in un clima sereno". La risposta dell'a Anpi non s'è fatta attendere. I partigiani hanno preso atto dell'adesione del Presidente della Regione al loro corteo e per questo motivo hanno dichiarato di aspettarsi dalla Regione "un segnale di netta chiusura verso tutti quei movimenti o quelle associazioni pseudo-culturali (come CasaPound) che si richiamano all'ideologia fascista, all'antisemitismo e al razzismo e verso coloro che li rappresentano in consiglio regionale". Polcaro, Presidente dei partigiani capitolini, ha bollato l'eventuale partecipazione della Polverini come un'operazione con un "fine propagandistico ed elettorale". E anche Alemanno non ci sarà. "Non vado senza invito. Sarò a tutte le iniziative istituzionali"- ha sentenziato il primo cittadino.