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Giubileo della Misericordia: come si ottiene l’indulgenza plenaria?

Perchè il giubileo comincia proprio l’8 dicembre? E quando finirà? Si tiene solo a Roma? E, soprattutto, cos’è un giubileo?
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L’8 dicembre 2015 si apre il giubileo straordinario della misericordia, fortemente voluto da papa Francesco. Ci sono tante cose da sapere su questo evento, che passerà alla storia. Ecco quelle di cui proprio è impossibile fare a meno.

Una data non casuale. Papa Bergoglio ha scelto l’8 dicembre per aprire il giubileo per un duplice motivo. Il primo è che si tratta della data in cui cade il cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, fortemente voluto da san Giovanni XXIII, che ha dato al cattolicesimo la forma in cui noi lo conosciamo oggi. L’altro è che l’8 dicembre è anche la ricorrenza dell’Immacolata Concezione, in cui si festeggia il concepimento senza peccato originale della Madonna, la madre di Gesù Cristo. Il significato è simbolico: come Maria nacque senza peccato, così chi prende parte al Giubileo deve ripulirsi dal suo peccato.

Tra un anno la chiusura. Il giubileo straordinario terminerà il 20 novembre del 2016, ultima domenica dell’anno liturgico, in cui si celebrerà la festa di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo. Anche in questo caso, la data scelta è simbolica, perché Gesù Cristo, vero uomo e vero Dio, rappresenta “il volto vivo della misericordia del Padre”. La domenica seguente, inizierà l’Avvento in vista del Natale 2016.

Un giubileo “diffuso”. Per la prima volta nella storia, sarà possibile ottenere le indulgenze anche se compiere un pellegrinaggio a Roma, cosa che sarebbe difficilissima per i fedeli che vivono a decine di migliaia di chilometri di distanza dalla città simbolo della cristianità. In tutte le basiliche pontificie del mondo e, comunque, in ogni diocesi, sarà aperta, nei prossimi giorni, una porta santa, sotto la quale si potrà passare per chiedere misericordia al Signore.

Il senso della porta santa. La porta santa più nota del mondo è quella della basilica di San Pietro, ma solo a Roma ce ne sono altre tre, nelle cosiddette “basiliche maggiori”: san Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le Mura. Si tratta di porte che sono sempre chiuse, anzi murate, e che vengono aperte solo in occasione di un giubileo. Attraversare la porta santa ha il significato simbolico di abbandonare la propria vita di peccato per passare ad una nuova fase della propria vita.

La prima porta santa del giubileo. Quella di san Pietro non è la prima porta santa aperta da papa Francesco nel corso del Giubileo. “Come segno della vicinanza della Chiesa universale alla Repubblica Centrafricana”, Paese martortiato dalle violenze della guerra civile, il pontefice ha aperto la porta santa della cattedrale di Notre Dame di Bangui nel corso del suo viaggio apostolico in Africa, lo scorso 29 novembre, anticipando, di fatto, l’inizio del giubileo straordinario sulla misericordia.

Un anno di eventi. Nel corso del giubileo, in Vaticano si terranno numerosi eventi specifici legati al tema della misericordia. Tra questi, il raduno degli adolescenti, previsto per il 24 aprile 2016; il giubileo dei sacerdoti, il 3 giugno; l’incontro tra papa Francesco e gli ammalati, il 12 giugno; il giubileo del volontariato, il 4 settembre; l’incontro con il mondo della spiritualità mariana, il 9 ottobre.Tra il 26 luglio ed il primo agosto, a Cracovia, nella terra di san Giovanni Paolo II, si terrà la Giornata Mondiale della Gioventù e lì sarà lo stesso Francesco a celebrare il giubileo dei giovani.
Il trentesimo giubileo della storia. Quella dedicato alla misericordia sarà il trentesimo giubileo mai indetto dalla Chiesa cattolica in poco più di settecento anni di storia. Il primo fu nel 1300 e papa Bonifacio VIII, lo storico nemico di Dante Alighieri, stabilì che se ne sarebbe dovuto tenere uno ogni cento anni. I suoi successori hanno modificato questa scadenza, che prima è scesa a cinquant’anni, poi a trentatre, come gli anni terreni di Gesù Cristo, infine a venticinque. Alcuni pontefici, poi, hanno indetto giubilei straordinari. Prima di quello voluto fortemente da papa Francesco, c’era stato quello indetto da Giovanni Paolo II nel 1983 in occasione dei 1950 anni dalla redenzione, cioè dalla morte in croce di Gesù.

Il giubileo cattolico riprende una antica tradizione ebraica. La parola “giubileo” viene dall’ebraico “jobel”, che indicava il corno di montone utilizzato nelle cerimonie sacre. Il giubileo era un anno sacro per gli ebrei, che fissava un periodo di riposo della terra per rendere più forti le successive colture e la liberazione degli schiavi.

Come ottenere l’indulgenza plenaria. L’indulgenza plenaria libera il peccatore dalla pena legata ai propri peccati. In occasione del giubileo si può ottenere il perdono completo, a determinate condizioni. Bisogna essere, innanzitutto, battezzati, dunque privati del peccato originale. E’ necessario confessarsi e accostarsi alla comunione eucaristica sette giorni prima o dopo il passaggio sotto una porta santa e pregare secondo le intenzioni del Papa: ad esempio, per la pace del mondo, per la conversione dei peccatori, per la santità dei sacerdoti…

Anche opere di misericordia per l’indulgenza. Per la prima volta nella storia sarà possibile ottenere l’indulgenza giubilare anche effettuando una delle opere di misericordia spirituale o corporale previste dalla Chiesa. Le sette opere di misericordia spirituale sono consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti. Le sette opere di misericordia corporale, invece, dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati, seppellire i morti.

Il prossimo giubileo. Se non saranno indetti nuovi anni santi straordinari da papa Francesco o da uno dei suoi successori, il primo giubileo “ordinario” in calendario si terrà nell’anno 2025.

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