Una storia di lotte e combattimenti, di segreti e silenzi, di rappresaglie e repressioni, quella della Resistenza italiana, culminata nella liberazione dal nazifascismo che, ogni anno, viene festeggiata il 25 aprile: il giorno venne scelto simbolicamente perché data d\'inizio dell\'insurrezione della città di Milano.
Tantissime furono le personalità che contribuirono a scrivere quella pagina eroica della nostra storia nazionale: oltre all\'ex-confinato e futuro Presidente della Repubblica Sandro Pertini, solo per citare qualche nome, Ferruccio Parri, Alcide De Gasperi, Pietro Nenni, Ugo La Malfa.
Impossibile dimenticare il valoroso ed eroico contributo delle donne dell\'epoca che si “arruolarono” nelle milizie partigiane e sacrificarono alla causa della libertà, molto spesso, anche le proprie stesse vite. Gomito a gomito con gli uomini, scrissero assieme a questi una delle pagine più importanti della nostra storia nazionale.
Alla sollevazione di Milano, e agli ultimi combattimenti contro i nazisti, fece seguito l\'arrivo dei tanto attesi alleati, in risalita da sud. Il 1° maggio le truppe anglo-americane entravano nel capoluogo lombardo, accolte da una folla festante di partigiani e semplici cittadini.
Attraverso una città in festa, marce e sfilate si susseguivano: l\'Italia, finalmente liberata dal “piede straniero sopra il cuore”, si celebrava nella sua veste migliore tra soldati e partigiani che riempivano le vie di Milano.
Anche a Torino l\'arrivo degli alleati, il 1° maggio del 1945, fu preceduto da violenti combattimenti grazie ai quali i partigiani liberarono la città e conquistarono il controllo dei ponti, in attesa dell\'ingresso delle truppe nel capoluogo del Piemonte.
Anche a Torino fu una vera esplosione di gioia, con gli abitanti scesi nelle strade a festeggiare la liberazione della città tra i soldati e partigiani. Il Piemonte vantava le formazioni partigiane più attive e più numerose dell\'intero territorio italiano.
I partigiani erano divisi in diversi gruppi e formazioni armate, a seconda dell\'appartenenza geografica: in questa immagine, i membri di una brigata operante nella regione piemontese del Monferrato, su un carro armato sottratto ai nemici.
Sorrisi di gente comune per strada, bambini, bandiere: immagini di un\'Italia che voleva ricominciare a respirare libera dal giogo del nemico, tra le speranze per il futuro e le paure per l\'orrore ancora troppo vicino.
Il ritiro di nazisti e fascisti da Torino rese la città di Cuneo fu un fronte rovente, dove negli ultimi giorni, partigiani e soldati del Reich in fuga si scontrarono a viso aperto. Giorgio Bocca fu tra i combattenti di quei drammatici ed eroici giorni.
Impresse per sempre nelle menti e nei cuori degli italiani, sono le immagini festanti delle città settentrionali finalmente libere. A partire da quei giorni, iniziarono il nuovo corso della storia e la lenta e faticosa ripresa dell\'Italia.
La resistenza è stata opera di donne e uomini che hanno continuato a credere nella libertà e nella giustizia, anche quando il nostro Paese scivolava senza sosta nella buia spirale della guerra e dell\'orrore. A loro va il nostro pensiero, nel celebrare questo 25 aprile.