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Forum contro forum: la rivoluzione urbana di Napoli divide la città (REPORTAGE)

Il World Urban Forum di Napoli e il Forum Sociale Urbano organizzato dai movimenti cittadini sono due realtà antitetiche che si toccano. Alle smart cities e alle utopie della Mostra d’Oltremare si contrappongono il dramma abitativo di Scampia e delle periferie degradate, gli sgomberi previsti dal Comune e l’inquinamento diffuso su tutto il territorio cittadino.
A cura di Alessio Viscardi
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Due forum, due filosofie e due concetti di bene comune. Una sola città, Napoli. Da una parte, il World Urban Forum di UN-Habitato organizzato dalla Nazioni Unite. Dall'altra il Social Forum Urbano di Napoli, organizzato dai movimenti di cittadini attivi. Diversi i numeri: poche centinaia gli invitati a Città del Sole, decine di migliaia quelli della Mostra d'Oltremare. Infine, due concetti diversi di sviluppo urbano: la crescita capitalista ammantata da riqualificazione di aree urbane e costruzione di quartiere ecosostenibili, in un'ottica che guarda ai prossimi cinquant'anni, contro la concretezza di chi guarda ai problemi attuali della città e del mondo: carenza di abitazioni economicamente accessibili, sfratti programmati e periferie non abitabili come Scampia.

Il World Urban Forum contro il Forum Sociale Urbano di Napoli, ovvero la volontà di reperire nuove forme di energia da consumare contro una logica dell'ottimizzazione delle risorse esistenti. Quando gli attivisti cercano di entrare nella Mostra con una maglietta dalla scritta "Zero sfratti" viene loro impedito. Una signora protesta di non poter entrare con la bici nella Mostra dove viene esaltata la mobilità con bike-sharing e car-sharing.

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