Forconi e autotrasportatori mettono in ginocchio Napoli, l’allarme di Federconsumatori: scarseggiano pane e farmaci [VIDEO]
Napoli in ginocchio per lo sciopero dei Tir, la denuncia di Federconsumatori
Rosario Stornaiuolo, presidente di Federconsumatori Campania, denuncia rincari record per la benzina e scarsità di farmaci salvavita. "Domani potrebbe mancare il pane"
Una città sull’orlo del collasso, così come già accaduto durante la rivolta dei Forconi in Sicilia. Questa la denuncia del presidente di Federconsumatori Campania, Rosiario Stornaiuolo, sulla situazione di Napoli. Lo sciopero degli autotrasportatori getta scompiglio in città, l’assalto ai distributori di benzina nella giornata di ieri ha lasciato a secco la maggior parte delle pompe cittadine, mentre quelle poche in cui si trova ancora carburante sono letteralmente assediate da code lunghissime con centinaia di automobili incolonnate per ore in attesa di fare il pieno. La polizia scorta le autobotti per evitare incidenti.
“C’è chi specula sulla situazione -afferma Stornaiuolo- facendo pagare la benzina ben oltre 1,8€ al litro”. Allarme anche per la mancanza di farmaci, soprattutto quelli salvavita, in ospedali e farmacie. “Siamo contrari ai rincari sulla benzina, Napoli è la città dove paghiamo di più il carburante a causa delle accise che gravano sulle tasche di consumatori e operatori, ma uno sciopero del genere mette in ginocchio soprattutto le fasce della popolazione più deboli” continua Stornaiuolo.
Un allarme arriva anche dal vicepresidente di LegaCoop, Massimo Pelosi, secondo cui: “Siamo a livelli di guardia anche con la distribuzione del pane, da domani potrebbe mancare anche questo”.
“I blocchi diffusi ai caselli e su molti punti della rete autostradale stanno creando problemi grossissimi a tutte le nostre aziende, e anche a noi in quanto lega di cooperative. I prodotti freschi rimangono sui camion, e quelli che miracolosamente arrivano sugli scaffali restano invenduti per la paura della gente”.
Da domani, anche i generi alimentari non “freschi” potrebbero scarseggiare in città: “Anche i confezionati sono quasi esauriti. Le scorte in magazzino sono finite. Oggi non abbiamo la verdura, domani non avremo niente sugli scaffali. Giovedì, o anche prima, molti supermercati e grandi punti vendita rischiano di non aprire proprio”.