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Expo 2015, Maltauro: “Bersani e Fassino i referenti di Greganti”

L’imprenditore ha rivelato come i referenti del “Compagno G” fossero Bersani e Fassino. Frigerio, invece, avrebbe parlato direttamente con Berlusconi.
A cura di Davide Falcioni
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Interrogato dai pm di Milano Antonio D'Alessio e Claudio Gittardi, l'imprenditore Enrico Maltauro ha fatto rivelazioni pesanti come macigni: "Primo Graganti, all’interno della Cupola che gestiva gli appalti per Expo, rappresentava gli interessi della vecchia guardia del Partito Democratico". Maltauro, accusato di aver elargito tangenti per aggiudicarsi alcuni importanti lavori dell'esposizione internazionale del 2015, ha delineato davanti agli inquirenti il profilo di Greganti, il cosiddetto "Compagno G", che si sarebbe spesso consultato con Fassino e Bersani. Quest'ultimo, pur essendo stato tirato in ballo anche in precedenza, ha sempre escluso ogni coinvolgimento con la vicenda degli appalti Expo.

Maltauro: "Ho sentito parlare di Bersani e Fassino"

Le dichiarazioni di Maltauro – riportate in anteprima da Repubblica – al momento non porteranno all'iscrizione di nuovi nomi nel registro degli indagati. L'imprenditore vicentino, d'altro canto, ha precisato di non aver mai assistito alle conversazioni tra Greganti e i dirigenti apicali del partito Democratico, bensì di averne soltanto "sentito parlare" nell'ufficio milanese di Gianstefano Frigerio, ex segretario provinciale della DC e parlamentare di Forza Italia (già arrestato come l’allora funzionario del Pci durante Tangentopoli), finito in manette per associazione a delinquere. Frigerio – secondo i magistrati – era il vero regista degli appalti di Expo.

Confessioni di Maltauro: tremano PD e Forza Italia

Benché non abbiano ripercussioni giudiziarie le dichiarazioni di Maltauro – che confermano precedenti intercettazioni telefoniche – rappresentano un problema politico di primo ordine per il Partito Democratico. Ma se il PD trema, Forza Italia non sta tranquilla. Secondo l'imprenditore vicentino Frigerio infatti si relazionava direttamente con Silvio Berlusconi: anche in questo caso, tuttavia, non esistono elementi certi che possano allargare l'inchiesta e coinvolgere l'ex presidente del consiglio.

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