Russia: condannato a sei anni di carcere un altro testimone di Geova
Continua la persecuzione dei testimoni di Geova in Russia. Un tribunale della regione di Primorsky Krai, nell'estremo oriente del Paese, ha condannato a sei anni di carcere con la condizionale il 54enne Grigory Bubnov, in quanto membro del gruppo religioso cristiano definito "estremista" dalle autorità russe nel 2017. Un paio di settimane fa, Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto in cui denuncia che la persecuzione dei Testimoni di Geova in Russia è aumentata "drammaticamente" nell'ultimo anno: 32 fedeli sono finiti dietro le sbarre per aver professato pacificamente il loro credo e nove sono stati condannati a pene dai due ai sei anni di reclusione.
La legge russa prevede che i Testimoni di Geova siano equiparati alle organizzazioni terroristiche di matrice islamica: trattati come estremisti, è proibito loro radunarsi, praticare il culto, stampare testi religiosi. I seguaci del movimento rischiano fino a dieci anni di carcere per il semplice fatto di aver professato la loro fede. Mai, in Russia come altrove, i testimoni di Geova si sono resi protagonisti di attività terroristiche o cospirative. Ciononostante in Russia, Georgia, Armenia e Azerbaijan la loro situazione peggiora anno dopo anno. Numerosi testimoni di Geova sono stati schedati e sottoposti a provvedimenti giudiziari come requisizioni e sequestri di immobili. In base alla Costituzione russa (art. 28) solo le grandi confessioni religiose possono godere della libertà di culto: buddismo, islamismo, ebraismo e cristianesimo non-ortodosso (in cui, però, non sono annoverati i Testimoni di Geova).
