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Dopo dieci anni, l’Umbria potrebbe approvare una legge regionale sull’omofobia

La proposta di legge è stata presentata per la prima volta nell’ottobre del 2007 e approvata dal Consiglio Comunale di Perugia, pochi giorni dopo, con una votazione qualificata di due terzi. In seguito la legge è stata inviata all’esame dell’Assemblea legislativa regionale, dove però il testo è rimasto in un cassetto per dieci anni. Il voto finale potrebbe essere martedì 28 marzo.
A cura di Claudia Torrisi
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Ci sono voluti praticamente dieci anni dalla prima presentazione e tre diverse consiliature, ma presto l'Umbria potrebbe avere una legge contro l'omofobia e la transfobia. Dopo la conclusione dei lavori in Commissione e l'ultimo rinvio della seduta del 14 marzo, il ddl dovrebbe approvare in Aula all'Assemblea Regionale dell’Umbria per il voto finale alla fine di questo mese, martedì 28. E le associazioni sperano proprio che sia così , dopo anni di attese.

"È giunto il momento per i consiglieri e le consigliere dell’assemblea legislativa umbra di assumersi la piena responsabilità del voto, per troppo tempo questa importantissima legge è stata tenuta chiusa in un cassetto per permettere alla politica regionale di non prendere una posizione chiara a riguardo. Il tempo dell’ambiguità è finito, da martedì sapremo chi crede che la violenza contro le persone omosessuali e transessuali sia un’ingiustizia che non deve più essere tollerata e chi invece, in nome di un modello unico da imporre, vuole continuare a supportare e incitare discriminazioni e violenze", ha dichiarato Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos, realtà che ha contribuito alla stesura del testo presentato dal gruppo consiliare del Pd.

Per spingere l'approvazione della legge, l'associazione ha organizzato una protesta in piazza davanti al Consiglio Regionale per seguire i lavori dell'Assemblea martedì 28 marzo e una campagna su Twitter, #Tempodilegge, sostenuta anche da Possibile.

"La grande risposta a questa campagna dimostra quanto il tema dell’omofobia e della transfobia sia sentito tra la gente a chiedere che questa legge venga finalmente approvata non è solo la comunità LGBTI ma tantissimi cittadini e cittadine che credono in una regione più libera e rispettosa. Stupisce invece che ci siano persone e gruppi che si dichiarano contrari ad una legge che vuole combattere stigma e pregiudizi verso le persone omosessuali e transessuali, ma l’integralismo religioso ci ha purtroppo insegnato che in nome di un dio si tenta di giustificare tutto, anche violenze e discriminazioni. Spesso non dobbiamo guardare lontano per averne esempi evidenti", ha spiegato Bucaioni.

La proposta di legge "Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale" è stata presentata per la prima volta nell'ottobre del 2007 e approvata dal Consiglio Comunale di Perugia, pochi giorni dopo, con una votazione qualificata di due terzi, sulla scia di quanto avvenuto in Toscana, regione pioniera con una normativa sul tema dal 2004.

In seguito la legge è stata inviata all'esame dell'Assemblea legislativa regionale, dove però il testo è rimasto in un cassetto per dieci anni. Nel frattempo, altre regioni si sono dotate di una legge sull'omofobia. Nell'arco di più di dieci anni il ddl presentato inizialmente si è modificato tre volte. L'ultima versione è quella proposta dai Consiglieri Pd Chiacchieroni e Leonelli. "Ora attendiamo l’ultimo passaggio in aula per la discussione e per il voto finale", ha deto Lorenzo Ermenegildi, segretario di Omphalos, che ha ribadito la "speranza che il senso di responsabilità dei consiglieri e delle consigliere regionali prevalga rispetto alle divisioni e alle differenze politiche".

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