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Domani la prima seduta del Parlamento: si tratta sulle Presidenze di Camera e Senato

Ancora nessun accordo tra le forze politiche per eleggere i Presidenti di Camera e Senato in vista dell’inizio della XVII legislatura. La Camera si riunirà intorno alle 10.30, mentre il Senato alle 11.
A cura di Antonio Palma
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Domani la prima seduta del Parlamento: si tratta sulle Presidenze di Camera e Senato

Ore 19.55 – Poche le parole del candidato designato al Senato dal M5s, Luis Alberto Orellana, che con ottimismo ha annunciato che nelle prossime ore si dedicherà alla scrittura del discorso di insediamento. Più loquace ma anche emozionato il candidato alla Camera, Roberto Fico, che ha commentato: "Noi siamo la prima forza politica del paese, era ovvio e naturale esprimere il nome di un candidato per la presidenza della camera dei Deputati".

Ore 19.50 – Luis Alberto Orellana è il candidato del Movimento Cinque Stelle per la presidenza del Senato. Il Senatore di Pavia è stato eletto tra le fila del M5S in Lombardia. Come ha spiegato il capogruppo Crimi erano in tutto sette le persone che si erano autocandidate per il ruolo di Presidente di Palazzo Madama votate poi dagli eletti dopo un pomeriggio di discussione.

Ore 19.30 – Bersani: "Domani votiamo scheda bianca al Senato e alla Camera " – Il segretario del Pd prova l'ultima mossa per superare l'impasse che si è creata intorno all'elezione dei presidenti di Camera a e Senato annunciando che il Partito Democratico voterà scheda bianca nei primi scrutini in aula per prolungare la possibilità di un accordo con le altre forze politiche

Ore 19.20 – Roberto Fico candidato del M5S alla Presidenza della Camera. Dopo una lunga riunionne il Movimento 5 Stelle ha scelto il suo candidato alla Presidenza della Camera dei Deputati. Si tratta di Roberto Fico, storico militante nei meet up campani che pare abbia superato la ballottaggio il siciliano Currò. Con questa decisione il M5S sembra ormai aver rotto definitivamente il dialogo con il Pd che voleva un accordo sui nomi.

Venerdì 15 marzo si riuniscono per la prima volta le due Camere del nostro Parlamento per l'inizio ufficiale della XVII legislatura. I primi a riunirsi saranno i deputati la cui prima seduta è fissata alle ore 10.30 mentre per i senatori l'orario fissato è alle 11. Dopo il lavoro di routine per la proclamazione degli eletti e i consueti riti parlamentari come ad esempio il rilascio del tesserino, davanti ai nuovi eletti si ergerà già il primo scoglio, l'elezione dei Presidenti di Camera e Senato. Al momento infatti ancora nessun accordo tra le forze politiche sui possibili nomi, situazione che potrebbe trasformare queste elezioni già in una bagarre in Aula. Per quanto riguarda Montecitorio la prima seduta sarà presieduta dall'onorevole Antonio Leone nella sua qualità di vicepresidente più anziano, mentre a guidare provvisoriamente il Senato sarà il senatore a vita Emilio Colombo.

Il M5S annuncia i propri candidati – Il Pd che ha il maggior numero di parlamentari ma non la maggioranza assoluta dei seggi ha già annunciato di voler cedere le presidenze alle altre forze politiche in particolare al M5S e ai centristi di Monti. Bisognerà capire però quali sono le contropartite visto che il Premier uscente ha detto di non voler partecipare a nessun tipo di alleanze se non formate da gruppi riformisti, mentre i Grillini non voglio alcun tipo di accordo con nessuno. A questo proposito il capogruppo M5S Vito Crimi ha fatto sapere che entro le 19 il movimento annuncerà il proprio candidato alla presidenza del Senato sottolineando che al momento però non ci sono trattative con il Pd.

Probabile slittamento a sabato – Vista la mancanza di un accordo dunque è difficile che domani si raggiungerà un risultato per la Presidenza delle due Camere, ma è molto più probabile che si debba aspettare sabato. Per la Camera infatti solo dal quarto scrutinio si abbassa il numero di voti necessari per poter eleggere il Presidente, che non sarà più i due terzi ma la maggioranza assoluta. Per il Senato invece è probabile si dovrà aspettare il quarto scrutinio quando in caso di impasse si procederà al ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti nel terzo scrutinio.

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