Dice a un’immigrata: “Dovreste morire tutti”. Padovana indagata per crimini contro umanità
Ha deciso di utilizzare il pugno duro la Procura di Padova contro una donna italiana di 59 anni che ha insultato in maniera violenta una immigrata e suo figlio con frasi che hanno convinto il pubblico ministero Sergio Dini a ipotizzare il reato di apologia di crimini contro l'umanità, minacce e percosse con l'aggravante della Legge Mancino.
Lo stesso verbale dei carabinieri sembra lasciare poco spazio alle interpretazioni, dal momento che gli stessi militari hanno assistito come testimoni a quello che è avvenuto lo scorso 22 aprile, quando vennero chiamati dal marito della vittima, una donna marocchina che era stata aggredita dalla 59enne. La miccia che avrebbe portato all'incandescenza l'indagata, riferiscono i quotidiani locali, si è accesa per futili motivi, tipici delle liti di vicinato. Stando a quanto accertato l'immigrata è stata oggetto di offese, anche di stampo razzista che non si sarebbero placate neanche alla presenza dei carabinieri. Secondo quanto hanno avuto modo di riscontrare i militai la padovana avrebbe non solo preso a calci la marocchina, da 20 anni residente nel nostro paese, ma avrebbe sarebbe arrivata a pronunciare frasi razziste inqualificabili facendo tra l'altro riferimento a Hitler e invocando la morte degli immigrati, insulti in parte proferiti anche in presenza degli investigatori.