Davide Serra prende la tessera del Pd a Londra
Dopo averlo lungamente promesso, Davide Serra si è alla fine iscritto al Partito Democratico, al circolo di Londra. Dopo la partecipazione alla quinta edizione della Leopolda, insomma, il finanziere ha rotto gli indugi e ha formalizzato con la tessera il suo sostegno al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, cui è legato da una amicizia di lunga data. Ma la sua iscrizione al partito non è passata certo inosservata, come racconta Fabio Cavalera sul Corriere della Sera, soprattutto tra gli iscritti ed i dirigenti della sezione londinese del Pd: "Nel partito c’è spazio anche per Davide Serra, ci mancherebbe – commenta il segretario di circolo – E che partecipi attivamente. Lo aspettiamo alle nostre riunioni e a volantinare per le elezioni dei Comites, i comitati rappresentativi della comunità italiana all’estero. La nostra vita non cambia se irrompe un personaggio di forte esposizione mediatica. Sarà un iscritto normalissimo, come tutti gli altri".
Sulla "normalità" della presenza di Renzi nel Partito Democratico ci sono però diverse scuole di pensiero. In effetti alcune uscite del finanziere, in particolare nella sua ultima partecipazione alla Leopolda, hanno fatto molto discutere, soprattutto a sinistra. Serra aveva infatti ipotizzato una revisione della legislazione che disciplina il diritto di sciopero, provocando la stizzita reazione dei sindacati e più di qualche imbarazzo agli esponenti del Governo. Chissà se ora intenderà portare avanti la sua battaglia come iscritto al partito.