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Da tossico a milionario, la favola di Khalil è una fonte di ispirazione per tutti

Da schiavo delle sostanze stupefacenti, più volte a un soffio dalla morte, a imprenditore di successo grazie ai succhi di frutta biologica.
A cura di Giulio Cavalli
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Pesava 59 chili, non aveva una casa e a causa dell'eroina aveva sfiorato la morte. La prima volta era accaduto durante una festa privata a Malibu: Khalil Rafati aveva 31 anni, le difficoltà fin dall'infanzia l'avevano trasformato in un uomo schiavo dei propri demoni, i guai con la giustizia erano all'ordine del giorno e la droga era una compagnia inseparabile: marijuana, poi cocaina, infine eroina e quel giorno fu la sua prima overdose di eroina, l'inizio del dirupo. Un tonfo rapido e doloroso: l'anno successivo, nel 2002, Khalil, ormai senza una casa e eroinomane abituale, si salva da un proiettile sparato contro la porta del bagno in cui si era rinchiuso per bucarsi e nel 2003 solo l'utilizzo del defibrillatore dei medici era riuscito a tenerlo in vita. Rafati si è disintossicato nel 2008 e oggi il suo marchio "SunLife Organics" è uno dei più famosi nella distribuzione di succhi di frutta naturali e lui un imprenditore di successo.

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Nel suo libro (intitolato "Mi sono dimenticato di morire") Khalil Rafati racconta dell'infanzia a Toledo segnata dagli abusi sessuali, la fuga verso Malibu per cercare di rialzarsi e la schiavitù della droga. Una vita che sembra destinata a un finale tanto drammatico quanto scontato, fino a quando Khalil, durante l'ennesimo tentativo di disintossicarsi, incontrò un vecchio amico dell'Ohio che gli parlò del potere ricostituente del cibo organico, di una corretta alimentazione e dei succhi di frutta. Nel 2007 durante la degenza al Riviera Recovery inventa ‘Wolverine', un mix di datteri e banana con maca, polline d'api e pappa reale. "L'avevo pensato per i tossici come me – ha raccontato al giornalista New York Times – e dare loro una forza necessaria per disintossicarsi. Essere letargici durante i primi stadi della sobrietà è un'esperienza piuttosto brutale, soprattutto se si sta venendo fuori da lungo periodo di assunzione di farmaci così invasivi". Da lì i succhi di Khalil cominciarono ad ottenere un insperato successo e la voce si sparse in fretta: dopo il ‘Wolverine' vennero pensate nuove miscele e Khalil, con l'aiuto del suo avvocato, di un amico ex giocatore d'azzardo e della sua fidanzata, aprì il suo primo bar, il "Sun Life", che oggi è uno dei locali più in voga a Malibu con clienti come Elizabeth Taylor, il cantante dei Red Hot Chili Peppers Anthony Kiedis e Jeff Bridges. Oggi il marchio è un vero e proprio brand.

"Love, heal and inspire" è lo slogan del marchio: ama, guarisci e sii fonte di ispirazione. Appunto.

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Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Collaboro dal 2013 con Fanpage.it, curando le rubriche "Le uova nel paniere" e "L'eroe del giorno" e realizzando il format video "RadioMafiopoli". Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.
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