Crisi, ad Ancona sbarcano le squillo “low cost”
C'è la crisi, calano i consumi. Quante volte avete letto questa notizia sui giornali? Decine, forse centinaia. Ebbene, se è vero che si spende meno in viaggi, vestiti, automobili e persino cibo, è altrettanto vero che gli italiani fanno sacrifici anche nel sesso a pagamento. Per questo a Falconara, in provincia di Ancona, per far fronte alla crisi sono scesi i prezzi delle prestazioni sessuali delle prostitute. Secondo fonti della polizia, infatti, in molti casi sono sufficienti 30 euro. Ma a soffrire sono anche le associazioni che aiutano le donne di strada a rifarsi una vita, come la Free Woman Onlus, che ha spiegato di aver trovato nell'ultimo periodo sempre più difficoltà: "Abbiamo sempre meno armi – spiega il presidente di Free Woman Marco Provinciali – da usare in loro aiuto. Manca il lavoro, necessario a queste persone per reinserirsi nella società e mantenersi senza prostituirsi in strada o in casa".
Anche i siti specializzati che, dietro offerte ammiccanti, permettono di contattare le squillo, vedono un calo significativo delle inserzioni. E mercoledì scorso la polizia ha scoperto un giro di squillo domenicane che si concedevano applicando una tariffa sotto i 50 euro per prestazioni complete. Un tariffario estremamente basso, visto che prima della crisi si partiva da 100. Stando al monitoraggio costante delle forze dell'ordine, il reato di sfruttamento sarebbe in diminuzione anche perché i margini di guadagno si sono notevolmente ridotti, facendo diminuire l'interesse della malavita per il business.