La cameriera di Cortina: “Io pago le tasse in Italia, faccia i conti con la coscienza”

Un episodio di razzismo a Cortina d'Ampezzo: su Trip Advisor, il famoso sito che raccoglie le recensioni dei clienti su hotel e ristoranti, un post scritto da un politico, Fabio Cenerini, capogruppo di Forza Italia-Lista Toti a La Spezia, ha sollevato le polemiche. Si legge in un commento: "Il ristorante? Un posto incantevole, ma sinceramente non ho apprezzato che a servire, con un costume ampezzano, fosse una persona di colore".
Il locale in questione è El Brite de Larieto, alle pendici del passo Tre Croci. Cenerini non era contento del servizio ricevuto nel ristorante della nota località sciistica in provincia di Belluno. Il motivo? La pelle della cameriera che lo serviva era troppo scura. Il politico si sarebbe aspettato di trovare gente del posto, in un ristorante in cui si cucinano piatti locali. "È come andare in Marocco e vedersi servito il couscous da un tedesco biondo: assurdo". Cenerini per giustificarsi porta il suo ragionamento al parossismo: "A La Spezia, ha aperto da qualche tempo un ristorante brasiliano. Non ci ho mai messo piede. Sa perché? Perché sono tutti italiani. Un ristorante tipico, deve essere tipico".
La vittima del commento razzista è Suaila Sa, di 21 anni, originaria della Guinea Bissau. La ragazza vive a Verona da 15 anni, ma i suoi genitori sono arrivati in Italia prima di lei. Il padre, come ha raccontato la giovane cameriera a La Repubblica è un meccanico, sua madre fa assistenza ai disabili. Entrambi sono arrivati nel nostro Paese 35 anni fa. "I miei genitori pagano le tasse esattamente come me. A differenza di tanti che frequentano Cortina"- dice Suaila -"Bisogna proprio vivere in un mondo piccolo per non vedere oltre il colore della mia pelle. Questa persona dovrà fare
i conti con la coscienza".