Coree, cresce la tensione. Kim Jong-un mobilita le truppe
Sale ancora la tensione tra le due Coree. Dopo lo scambio di colpi di artiglieria tra Nord e Sud, il dittatore nordcoreano Kim Jong-un ha schierato sul piede di guerra le sue truppe alla frontiera con Seul. L’agenzia Kcna, che ha riportato la notizia, ha spiegato che il dittatore della Corea del Nord ha ordinato che le truppe entrino in “un semi-stato di guerra” al termine di una riunione di emergenza. Le forze armate della Corea del Nord devono “essere del tutto pronte al lancio di qualsiasi azione militare a sorpresa” dalle 17 di oggi, ora locale (10.30 ora italiana). Da parte sua Seul ha replicato intimando a Pyongyang di astenersi da ogni azione “avventata” e avvertendo che i soldati sono pronti a rispondere a qualsiasi provocazione con la forza. Secondo i vertici militari di Seul Kim Jong-un sarebbe pronto a sparare missili a corto raggio da entrambi i lati del suo territorio.
Gli attacchi delle ultime settimane – Ieri Pyongyang, che aveva dato un ultimatum a Seul per porre fine alla “guerra” di propaganda rimuovendo tutti gli altoparlanti che stanno inneggiando contro il Nord, ha lanciato un razzo per tentare di distruggere uno degli altoparlanti. La pioggia di granate e di razzi ha obbligato circa 800 persone nella provincia di Gyeonggi a evacuare le abitazioni e a cercare riparo nei rifugi. La Corea del Sud ha risposto sparando una decina di colpi di artiglieria e annunciato che proseguirà la sua campagna di propaganda. Le azioni delle ultime ore (le più gravi da almeno cinque anni) tra le due Coree non avrebbero provocato feriti né particolari danni ma l'ultima tornata di scontri rischia di inasprire ancora di più la tensione tra i Paesi, già alimentata dall'episodio dei due soldati sudcoreani feriti ai primi di agosto per l'esplosione di una mina sul lato sud della zona demilitarizzata.