Colombia, accordo di pace tra governo e Farc. “Inizia una nuova era”
E' una giornata storica per l'America Latina: dopo mezzo secolo, infatti, il governo della Colombia ha stretto un accordo di pace con le Farc, le Forze Armate Rivoluzionarie, ponendo fine a un conflitto che ha causato centinaia di migliaia di morti e di fatto aprendo una nuova era. Il presidente colombiano Manuel Santos e il comandante delle Farc Rodrigo Londono, alias Timoshenko, si sono stretti le mani di fronte a 2.500 ospiti e alla presenza di Raul Castro, Nicolas Maduro e del segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon. Timoshenko ha parlato di "una nuova era di riconciliazione e costruzione della pace" e, per la prima volta, ha chiesto "perdono" a "tutte le vittime del conflitto". Il capo dello stato, da parte sua, ha scandito: "Mai più guerra! Mai più guerra! Mai più morti per una guerra assurda". Santos ha logiato la decisione dei comandanti delle Farc di "sostituire i proiettili con i voti". L'accordo stretto tra il governo e i guerriglieri prevede infatti che questi ultimi convertano la loro organizzazione in un partito politico capace di contendersi il potere alle elezioni. "Benvenuti nella democrazia", ha commentato Santos, ribadendo di preferire "un accordo imperfetto, ma che salva le vite, a una guerra perfetta".
L'accordo, come detto, rappresenta una svolta storica non solo per la Colombia ma per i paesi di tutta l'area: alla cerimonia hanno infatti partecipato 15 capi di Stato latino-americani, tra i quali il presidente cubano Raul Castro, il cui ruolo è stato determinante al fine della riuscita dell'operazione. Il segretario generale delle Nazioni unite Ban ki-moon si è congratulato con "tutti coloro che hanno reso possibile questo giorno memorabile", stimando che l'intesa "creerà le condizioni per una pace duratura". Presente anche il segretario di Stato Usa, John Kerry, che subito dopo la firma ha incontrato Nicolas Maduro.
Cosa sono le FARC e cosa prevede l'accordo di pace
Le Farc, Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo, sono un'organizzazione guerrigliera comunista fondata nel 1964 dopo la massiccia repressione, da parte del governo, di una rivolta contadina che chiedeva più diritti alle fasce povere della popolazione. In oltre 50 anni la guerra ha provocato oltre 260.000 morti, 45.000 dispersi e 6,9 milioni di sfollati. I guerriglieri hanno dichiarato che garantiranno la pace se il governo si impegnerà a rispettare i punti principali dell'accordo, ovvero una riforma agraria integrale che prevede la creazione di un Banco de Tierras per assegnare le terre ai contadini, alle donne capo-famiglia, e alle vittime del conflitto, e l'indizione di meccanismi elettorali affidabili sotto la supervisione delle Nazioni Unite.
