Calisto Tanzi dovrà passare in carcere i prossimi 17 anni e 10 mesi
Il crac della Parmalat è costato 17 anni e 10 mesi di reclusione a Calisto Tanzi. Così si espressa stamattina la Corte d'assise d'appello del Tribunale di Bologna nel maxi processo per bancarotta fraudolenta nei confronti dell'ex re del latte, già condannato a 18 anni, in primo grado, dai giudici di Parma per aver messo in ginocchio il gigante agroalimentare, beffato oltre 30 mila risparmiatori che avevano acquistato bond Parmalat e mandato in rovina dinastia Tanzi. «La sentenza sostanzialmente è in linea per la posizione di Calisto Tanzi con le previsioni che avevamo fatto». È il primo commento di Fabio Belloni, avvocato di Calisto Tanzi, alla sentenza di secondo grado. Il legale ha già annunciato il ricorso per Cassazione. Condannato a 9 anni e 11 mesi, invece, Fausto Tonna, ex-direttore finanziario della Parmalat.
A poco è servito il mea culpa che Calisto Tanzi aveva pronunciato lo scorso 26 marzo nell'aula del Tribunale di Bologna: «Porterò sempre il peso indelebile per le sofferenze causate a quanti, per colpa mia, hanno subito danni. Sono oggi pienamente consapevole degli errori che sono stati commessi» aveva detto con voce rotta dall'emozione l'ex cavaliere del lavoro, scusandosi con le migliaia di famiglie mandate sul lastrico. Calisto Tanzi, 73 anni, oggi non era presente in aula alla lettura del dispositivo. L'ex patron della Parlamat gli ultimi tempi li ha passati tra il carcere e l'Ospedale maggiore di Parma. Uno degli obiettivi dei suoi legali è anche quello di ottenere la scarcerazione, sulla quale dovrà pronunciarsi il mese prossimo il Tribunale di sorveglianza di Bologna.