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Bruxelles: “I kamikaze preparavano attentato ad una centrale nucleare”

Secondo il quotidiano belga La Dernière Heure, gli attentatori suicidi di Bruxelles, i fratelli El Bakraoui, stavano preparando un attentato ad un centrale nucleare spiando un responsabile delle ricerche. Il piano sarebbe andato in fumo dopo la scoperta di un video nell’ambito delle indagini sugli attentati di Parigi.
A cura di Antonio Palma
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Emergono particolari sempre più inquietanti dalle indagini sugli attentati di Bruxelles. Secondo il quotidiano belga La Dernière Heure, due degli attentatori suicidi, i fratelli Ibrahim e Khalid El Bakraoui, che si sono fatti saltare in aria uno all'aeroporto e l'altro in metropolitana, in realtà avevano come primo obiettivo la centrale nucleare di Liegi. Il giornale cita fonti di polizia locali spiegando che la Procura avrebbe ritrovato durante una perquisizione a dicembre, in occasione dell'arresto di Mohamed Bakkali, uno dei sospetti degli attentati di Parigi, una macchina fotografica con dei video che riprendevano la casa del direttore di un programma di ricerca e sviluppo nucleare. Pur comprendendone la gravità, il video però non era stato subito collegato ai due attentatori di Bruxelles. Solo in un successivo momento si è scoperto che a piazzare la macchina fotografica sarebbero stati i due fratelli El Bakraoui.

Dopo l'allarme, sempre secondo il giornale, le autorità belghe avevano inviato un contingente di 140 soldati a sorvegliare le centrali nucleari del Paese per garantirne la sicurezza. Proprio questo rafforzamento della sicurezza e l'arresto di Salah, secondo il giornale, potrebbe aver spinto gli attentatori a cambiare obiettivo optando per bersagli più comuni e facili da colpire come la metropolitana e l'ingresso dell'aeroporto. Per puro caso dunque le autorità belghe sarebbero riuscite a evitare un disastro ancora più grande come un attacco ad un centrale nucleare. Un fatto certo però ormai appare il collegamento diretto tra gli attentati di Parigi e quelli di Bruxelles, probabilmente ideati e portati a termine dallo stesso gruppo terroristico

Certamente a pesare sull'attentato di Bruxelles anche l'arresto di Salah Abdeslam che per gli inquirenti avrebbe messo sotto pressione il gruppo terroristico che così ha deciso di intervenire prima del previsto. Tutti questi particolari fanno pensare infatti che le operazione per portare a termine un attentato nel Paese erano in corso ormai da tempo. I terroristi infatti avevano esplosivo in grande quantità e preparato con cura. Il procuratore federale belga, Frédéric Van Leeuw, ha rivelato che in casa vi erano almeno 15kg di esplosivo insieme a detonatori, una valigia piena di viti e chiodi e altri materiali per il confezionamento delle bombe. Secondo alcuni esperti il materiale trovato in casa degli attentatori poteva servire a realizzare almeno un'altra decina di ordigni mortali.

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