Boschi: “Sì alla riforma per Italia più stabile, in grado di vincere sfida terrorismo”

I terribili fatti di Nizza e il caos in Turchia, seguito al tentativo di colpo di Stato messo in atto da parte di gruppi dell’esercito, hanno riaperto la discussione sul ruolo dell’Unione Europea e sul debole peso politico che riesce a esprimere in circostanze del genere e non solo. Anche la politica italiana da tempo si interroga sulla necessità di rilanciare il progetto dell’integrazione, con il Governo impegnato a chiedere un “cambio di passo” in campo economico – fiscale, ma ancora poco esposto sui grandi temi della politica internazionale.

Su quest’ultimo punto e, più in generale sul ruolo dell'esecutivo guidato da Renzi in campo internazionale, si è espresso anche il ministro Boschi, in Molise per una iniziativa politica sulla riforma della Costituzione. Per il ministro dei Rapporti col Parlamento e delle Riforme, infatti, c’è un legame fra il progetto di revisione della Carta e la possibilità che l’Italia e l’Europa vincano le complesse sfide di questi mesi. “Abbiamo bisogno di un'Italia che sia più forte, di una Europa che sia in grado di rispondere in modo chiaro anche alla minaccia del terrorismo internazionale”, ha spiegato il ministro, aggiungendo che tutto passa dal concetto chiave di “stabilità”.

Credibilità e affidabilità passano, secondo Boschi, da un “progetto che ci consentirà di avere maggiore stabilità, maggiore semplicità per uno Stato che funzioni meglio”. In tal senso, “dire ‘sì’ al referendum e alle riforme può dare al nostro paese la possibilità di essere più moderno e credibile”, in grado di avanzare proposte e dare risposte alle “sfide della crescita economica, le sfide della integrazione e della gestione dei flussi migratori in arrivo”. Condizioni essenziali per emarginare la minaccia del terrorismo e per rispondere all’esigenza di sicurezza “che arriva dai cittadini”, chiosa la Boschi.