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Napoli, Biblioteca Girolamini saccheggiata, in carcere il direttore (VIDEO)

Antichi volumi di inestimabile valore sottratti dalla biblioteca napoletana da un gruppo cinque persone tutte arrestate. Fra loro il direttore Massimo Marino De Caro, mentre una collaboratrice di Marcello Dell’Utri risulta indagata.
A cura di Antonio Palma
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Biblioteca Girolamini smembrata e mutilata, in carcere il direttore per furto di antichi volumi

I carabinieri per la tutela del Patrimonio artistico hanno arrestato questa mattina cinque persone per il furto di antichi volumi e manoscritti custoditi nella Biblioteca dei Girolamini di Napoli. Nelle ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Napoli figura il direttore della struttura, Massimo Marino De Caro, autosospeso dall'incarico il 19 aprile quando furono scoperti i furti. Le altre quattro persone condotte in carcere sarebbero tutti collaboratori dello stesso De Caro, due argentini, un ucraino e un italiano, ma nel mirino degli inquirenti molte altre persone, anche insospettabili, che a vario titolo avrebbero preso parte a quello che il procuratore aggiunto Giovanni Melillo definisce "smembramento e mutilazione irrimediabile" della biblioteca.

Indagato anche il conservatore, padre Sandro Marsano – Contemporaneamente agli arresti, infatti, i carabinieri stanno operando numerose perquisizioni in uffici e abitazioni private degli indagati tra cui figurano Maria Grazia Cerone, collaboratrice del senatore Marcello Dell'Utri, e il conservatore della biblioteca padre Sandro Marsano. I reati contestati dalla procura partenopea agli indagati sono di associazione a delinquere finalizzata al peculato continuato e aggravato. Gli indagati avrebbero sottratto numerosi testi rari dell'antichità custoditi nella Biblioteca dei Girolamini, che possiede una delle più vaste collezioni di volumi antichi italiani, servendosi del loro ruolo all'interno della struttura per poi rivenderli al mercato nero dei bibliofili. Il danno patrimoniale anche se ancora non quantificato è ingente, basti pensare che solo dalle perquisizioni svolte nelle ultime settimane i carabinieri hanno rinvenuto 257 volumi con timbro della biblioteca, sequestrati in un deposito del veronese, e altri testi sono stati ritrovati nella casa del direttore.

Otto stanze segrete scoperte nella biblioteca – Ancora più sorprendente è la scoperta di otto stanze segrete al quarto piano dello stesso complesso monumentale che ospitate la biblioteca affidata all'ordine religioso di San Filippo Neri, dove sono stati trovati numerosissimi volumi probabilmente sottratti dalla stessa biblioteca per farne perdere le tracce nel corso del tempo. I libri e i manoscritti venivano fatti sparire nottetempo dal gruppo dei collaboratori di De Caro attraverso numerose azioni di furto  prolungate nel tempo anche grazie al completo controllo della struttura della Biblioteca Statale Oratoriale annessa al Monumento Nazionale dei  Girolamini.

Mandati di accertamento internazionali – Il lavoro dei carabinieri e della procura non finisce qui visto che restano da scoprire i canali attraverso i quali i libri venivano venduti. A questo proposito gli inquirenti hanno annunciato anche mandati di perquisizione internazionale per individuare le modalità operative e i canali di commercializzazione dei libri affinché una parte del bottino possa essere recuperata e riconsegnata alla biblioteca.

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