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Bambini rapiti per il traffico di organi? Le immagini sono vere, ecco cosa nascondono

Da diversi anni circolano immagini strazianti raffiguranti cadaveri di bambini associati ad un traffico d’organi al confine tra Malesia e Tailandia. Le foto sono autentiche, ma sono state usate al di fuori del loro reale contesto.
A cura di Juanne Pili
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Circolano in Rete diverse immagini raffiguranti bambini ammassati per terra senza vita, associati a quelle di una bambina orribilmente legata con del nastro adesivo. Dimostrerebbero l'esistenza di un traffico d'orgrani organizzato in maniera industriale. Non a caso i titoli parlano di "fabbrica degli organi". Tutto questo avverrebbe nella frontiera tra la Malesia e la Tailandia.

Immagini fuori contesto

Facendo una ricerca per immagini ci accorgiamo che le foto vengono ciclicamente riproposte da diversi anni in maniera totalmente acritica. Purtroppo non possiamo parlare di fotomontaggi, quei bambini non sono attori in un film, le cui clip sono state decontestualizzate per confezionare una burla di pessimo gusto. La foto dei bambini ammassati senza vita è stata analizzata già dai colleghi di Snopes nel novembre 2016. Riguarda l'attacco chimico di Ghouta avvenuto nel 2013, durante la guerra civile in Siria. L'immagine della bambina legata con del nastro e priva di vita all'interno di una scatola, si riferisce ad un fatto di cronaca nera avvenuto in Indonesia, come spiegato nel sito rojakPOT. Il cadavere della bambina è stato semplicemente occultato in mezzo ai rifiuti.

La bambina nella scatola di cartone

Almeno di lei possiamo darvi il nome, si chiamava Putri Nur Fauziah. La sua vicenda attirò l'attenzione di tutta l'opinione pubblica, venendo nominata "The cardboard box girl", la bambina nella scatola di cartone. Scomparve nell'ottobre 2015, il suo corpo venne ritrovato il giorno dopo. A seguito di attente indagini e mediante l'analisi delle tracce del Dna, si è riusciti a trovare il suo assassino: Agus Darmawan.

Questi bambini sono realmente esistiti ed hanno avuto tragiche storie, ma evidentemente per qualcuno non erano abbastanza interessanti, molto meglio decontestualizzare le immagini delle loro tragedie sfruttando un mito molto gettonato in Rete, quello del traffico d'organi clandestino a livello industriale. Due condizioni rendono molto improbabile e "sconveniente" allestire un traffico d'organi pianificato, rapendo numerose vittime: il donatore deve essere vivo; il trapianto deve avvenire entro un ristretto lasso di tempo. Oltre a questo vi sono altri problemi legati alla compatibilità e all'anamnesi del donatore.

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