Torino, avvelena i colleghi nascondendo antidepressivi nell’acqua: “Mi sentivo bullizzato”
“Mi sentivo bullizzato dai colleghi”: con queste parole un uomo avrebbe tentato di giustificarsi davanti al pm Rossella Salvati. È indagato per lesioni aggravate per avere messo degli antidepressivi nell'acqua dei suoi colleghi. La vicenda arriva dalla provincia di Torino e gli episodi di cui gli investigatori hanno certezza sono almeno tre. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della stazione di Beinasco, che hanno sequestrato all’indagato cellulare e computer. Uno degli episodi contestati risale alla fine di settembre, quando un uomo, dipendente di un’azienda del Torinese in cui lavora anche l’indagato, appena bevuto un sorso d’acqua si è improvvisamente addormentato. Preoccupato, è andato di corsa al pronto soccorso insieme alla moglie, che tra l’altro a sua volta ha avuto un malore per lo spavento.
L'uomo ha confessato davanti al magistrato
Poco dopo questo episodio sono iniziate le indagini dei carabinieri di Beinasco. Nelle analisi di laboratorio fatte in ospedale erano emerse tracce di benzodiazepine, antidepressivi, nel sangue dell’uomo. Antidepressivi che l’uomo non aveva mai assunto volontariamente. I carabinieri hanno poi ricostruito almeno altri due episodi simili. Alla fine le indagini hanno portato al nome del sospettato, collega di lavoro dell’uomo che si era sentito male a settembre, che davanti al magistrato ha ammesso le sue responsabilità: “Sono stato io, mi sentivo bullizzato”.
Avrebbe usato gli antidepressivi della madre morta
Le indagini sono ancora in corso per ricostruire tutti i dettagli della vicenda. I militari dell’Arma hanno ascoltato i colleghi di lavoro dell’indagato, che tanti descrivono come un dipendente un po’ “strano” ma che non aveva avuto mai nessun problema con la giustizia. A casa dell’uomo gli investigatori hanno poi trovato gli antidepressivi della madre anziana, morta da qualche mese.