Padova, resta chiusa 27 ore in ascensore: si salva bevendo vino
Quelle 27 ore molto probabilmente non se le dimenticherà per il resto della sua vita. Ma poco importa. L’incubo vissuto da una donna di Padova si è fortunatamente risolto per il meglio: i vigili del fuoco l’hanno liberato dopo che era rimasta per più di un giorno intrappolata nell'ascensore del suo condominio in una casa singola in via San Prosdocimo nel centro del comune euganeo.
Tutto inizia venerdì mattina, verso le 9.30. La 50enne vede arrivare la signora delle pulizie, così stacca l’allarme interno alla palazzina e scende con l’ascensore per portare una cassetta di vino e altre cose in cantina. L’ascensore si blocca improvvisamente, la donna non aveva con sé il cellulare, così prova ad urlare per attirare l’attenzione della signora delle pulizie. Quest’ultima però ha già terminato i suoi lavori domestici ed è uscita di casa. Purtroppo nell’ascensore non c’è un pulsante di emergenza per chiamare i soccorsi. A quel punto la 50enne prova a forzare le porte del vecchio impianto per far suonare l’allarme. Ma è tutto inutile: era state lei stessa a staccare l’allarme. L’abitacolo, complice il forte caldo di questi giorni, diventa rovente. Per non morire disidratata, non può far altro che aprire una delle bottiglie di vino che aveva con sé – rompendola, non avendo un cavatappi – e ne beve un po’, il giusto per sopravvivere.
Provvidenziale l'intervento della figlia, che aveva provato a cercarla al telefono più volte ma senza ottenere alcuna risposta e si è quindi recata a casa della madre nella mattinata di sabato 30 giugno. Quando arriva sente le grida e chiama i vigili del fuoco che estraggono la donna. Fortunatamente sta bene, non ha neanche deciso di andare al pronto soccorso. Si ipotizza che l’ascensore si sia bloccato per un guasto tecnico.