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Julian Assange e il caso Wikileaks

Julian Assange rifugiato politico: la Camera dice no, astenuto il Movimento 5 Stelle

L’Italia non riconoscerà lo status di rifugiato politico a Julian Assange: la Camera dei Deputati ha infatti respinto la mozione presentata dai parlamentari di Alternativa.
A cura di Davide Falcioni
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L'Italia non riconoscerà lo status di rifugiato politico a Julian Assange: la Camera dei Deputati ha infatti respinto la mozione presentata dai parlamentari di Alternativa – ovvero da fuoriusciti del Movimento 5 Stelle – che impegnava il governo a concedere la protezione internazionale al fondatore di Wikileaks, sul cui conto gli Stati Uniti chiedono l'estradizione al Regno Unito, dove è detenuto dal 2019. Il testo è stato bocciato con 225 no, 22 sì e 137 astenuti, il governo ha espresso la sua contrarietà. Secondo i deputati di Alternativa "in nome di un’inesistente fratellanza atlantica, il Parlamento ha consumato l’ennesimo atto di vigliaccheria nei confronti della libertà di informazione. La totale subalternità a Washington che detiene italiani falsamente accusati e si è sempre fatta beffe della giustizia italiana, come nel caso della strage del Cermis, ha spinto la gran parte dei deputati a disinteressarsi della persecuzione che Assange sta subendo da anni dalla democrazia di Guantanamo".

Secondo i parlamentari che hanno presentato la mozione Assange, "che oggi langue da troppo tempo in una prigione britannica, ha contribuito ad aumentare la consapevolezza di larghi strati della pubblica opinione mondiale rispetto a governi, uomini di potere, grandi lobby, reti di relazioni ed eventi ben oltre le narrazioni ufficiali. La sua WikiLeaks ha consentito alla democrazia contemporanea di superare e mostrare i limiti del giornalismo tradizionale. Lasciare che Assange sia soggetto alle sue dure condizioni carcerarie è l’attentato definitivo, oltre che alla sua persona, al giornalismo investigativo e la sconfessione da parte del Parlamento e del governo italiano del diritto di tutti i cittadini di essere informati su ciò che li circonda, diritti sanciti dalla nostra Costituzione, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e dalla Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Oggi – concludono – è un giorno triste per la democrazia e per le nostre libertà. Perché non salvaguardare l’incolumità di Julian Assange equivale a rinunciare a difendere le libertà individuali di ognuno di noi e i valori su cui si fonda la nostra società". La mozione di Alternativa è stata respinta: i parlamentari di Liberi e uguali, 5 Stelle e Fratelli d’Italia si sono astenuti; PD, Lega e Forza Italia hanno votato no.

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