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Altri arresti alla Biblioteca Girolamini di Napoli per i libri trafugati

Dopo gli arresti dello scorso maggio ora diventano sei gli indagati, anche per associazione a delinquere, nell’inchiesta del furto dei libri dalla prestigiosa biblioteca dei Girolamini di Napoli. In carcere era già finito il direttore della struttura.
A cura di Susanna Picone
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Dopo gli arresti dello scorso maggio ora diventano sei gli indagati, anche per associazione a delinquere, nell’inchiesta del furto dei libri dalla prestigiosa biblioteca dei Girolamini di Napoli. In carcere era già finito il direttore della struttura.

In carcere per la storia della Biblioteca Girolamini di Napoli, da dove sono scomparsi clamorosamente migliaia di libri antichi, erano già finiti lo scorso 24 maggio l’ex direttore della struttura, Marino Massimo De Caro, oltre ad altre quattro persone, tutti collaboratori del direttore accusati di peculato. Oggi, tra Napoli e Verona, i militari del Reparto Operativo Tutela Patrimonio Culturale, a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, ha disposto i fermi di sei persone ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata a peculato e ricettazione dei libri antichi scomparsi dalla biblioteca napoletana.

I nuovi due arresti a Verona – Delle sei ordinanze di oggi due hanno colpito persone finora risultate estranee alla vicenda mentre le restanti quattro sono state notificate in carcere a coloro che erano stati già arrestati nell’ambito della stessa inchiesta a maggio. I due nuovi arresti riguardano Federico Roncoletta e Marco Ceriani, fermati nelle loro abitazioni di Verona, gli altri quattro invece riguardano l’ex direttore della Biblioteca Girolamini, Marino Massimo De Caro e i suoi collaboratori, Alejandro Eloy Cabello, Mirko Camuri e Viktoriya Pavlonskiy. Il reato contestato ai sei è dunque quello di associazione per delinquere e di peculato per 2200 libri.

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