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Allarme incendi in Italia, in molti casi c’è l’ombra del dolo. Roghi a Roma

Non si fermano i roghi lungo la penisola, molta paura anche nella Capitale dove un incendio ha minacciato la Madonnina, la statua che sovrasta lo stadio Olimpico. In Friuli arrestato un piromane, ma anche altrove molti incendi risultano dolosi.
A cura di Susanna Picone
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Non si fermano i roghi lungo la penisola, molta paura anche nella Capitale dove un incendio ha minacciato la Madonnina, la statua che sovrasta lo stadio Olimpico. In Friuli arrestato un piromane, ma anche altrove molti incendi risultano dolosi.

Dopo la drammatica giornata vissuta ieri, segnata da due vittime causate dai roghi dell’Emilia Romagna, anche oggi è pieno allarme incendi in tutta Italia. Le fiamme divampano da nord a sud, passando per la Capitale da ieri in emergenza. Un nuovo incendio ha colpito, infatti, la collina di Monte Mario a Roma, le squadre dei Vigili del fuoco hanno lavorato sin dalla mattinata e solo poco fa il rogo è stato finalmente domato dopo che le fiamme si erano propagate per mezzo ettaro. L’intervento dei soccorsi della Regione Lazio ha permesso di circoscrivere dapprima le fiamme, evitando che l’incendio si sviluppasse nella zona boschiva che circonda la Madonnina e poi hanno spento il rogo. Si è temuto, nel corso della mattinata, proprio per il celebre simbolo della città che sovrasta il quartiere Delle Vittorie e il Foro Italico. Per quanto riguarda le cause, molti di questi ultimi incendi, compreso quello romano di Monte Mario, possono essere ritenuti di origine dolosa. È stata proprio la Forestale a dichiarare che ci sono “ragionevoli elementi che riconducono all’ipotesi dolosa”.

La natura dolosa: barattoli di vernice usati come innesco – È stata confermata, per esempio, l’origine dolosa degli incendi che hanno coinvolto la Liguria: gli uomini della Forestale hanno trovato tra i boschi a Coreglia Ligure alcuni barattoli di vernice serviti come innesco, così come in Friuli-Venezia Giulia, nei pressi di Pordenone, è stato arrestato un piromane perché accusato di incendio doloso e resistenza a pubblico ufficiale. Continua a bruciare anche il foggiano, dove sono andati distrutti circa 50 ettari di bosco, mentre in Sicilia è stato necessario l’intervento dei carabinieri per salvare dalle fiamme alcuni agricoltori delle contrade Minimenti e Casaleno. Ieri, inoltre, era stata una giornata di allarme in varie zone della Campania e anche oggi, soprattutto nel napoletano, è stato indispensabile il lavoro senza sosta dei Vigili del Fuoco. Sono stati segnalati almeno una trentina di roghi, alcuni ancora in corso: a bruciare in Campania sono soprattutto rifiuti e sterpaglie.

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