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Alfonso Luigi Marra candidato alle primarie Pdl: “Posso vincere”

Da sempre ostile al signoraggio bancario, l’ex europarlamentare si propone per una leadership che resti vicina a Berlusconi e che non gli volti la faccia. Ma chi è precisamente Alfonso Luigi Marra?
A cura di Andrea Parrella
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A volerci riflettere attentamente, in virtù della contemporanea pratica di demonizzazione delle banche, un uomo che ha fatto dell'ostilità al sistema bancario un brand, un marchio di fabbrica, si aggiudica d'ufficio il bene placito al tentativo di rappresentare politicamente una collettività. Alfonso Luigi Marra si è candidato alle primarie del Pdl. E' noto ai più per svariate questioni. La sua biografia lo definisce professionalmente un avvocato cassazionista, ma pubblicamente Marra si colloca in maniera ben diversa: uno scrittore, un politico, un filosofo. E' stato parlamentare europeo dal 1994 al 1996.

La carriera politica – Ha cominciato ad addentrarsi in politica sin dal 1987, quando fondò l'associazione FermiamoLeBanche, che a leggerla oggi ci permetterebbe di definirlo un precursore. Esercita costantemente la propria professione, assistendo chi sostanzialmente dalle banche viene colpito. Da questo si intuisce il senso della sua azione, strenuamente avversa al cosiddetto signoraggio bancario. Di origine politica comunista e poi socialista, durante il suo mandato al parlamento europeo si occupò di aggregare il gruppo Forza Europa, in linea con il partito nazionale fondato da Berlusconi. Fu anche  membro della Commissione pesca dell'europarlamento e della Delegazione per le relazioni con l'Australia e la Nuova Zelanda.

Gli autofinanziamenti – Qualcuno ricorderà anche gli spot passati in tv negli ultimi anni, che vedevano protagonisti della sua campagna personaggi decisamente poco credibili come Lele Mora, Manuela Arcuri e Karima El Mahroug, meglio nota come Ruby. Uno dei principali sodali nella creazione del Comitato Promotore del referendum contro gli illeciti bancari è stato Domenico Scilipoti, nonché Sara Tommasi (ecco il video del suo spot). Nei due decenni passati, Marra è stato particolarmente noto all'opinione pubblica per essersi abbondantemente autofinanziato le proprie opere letterarie, acquistando settimanalmente intere pagine di alcuni giornali nazionali. Nel 2010, in occasione dello spot con protagonista Manuela Arcuri, Aldo Grasso scrive:

Un piccolo diamante di coatteria, così brutto da sfiorare il sublime (…) un esempio involontario di kitsch, di camp e di trash, un brutto non intenzionale ma che poggia sul candore con cui è stato messo in opera l'artificio.

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Perché si candida? – Oggi si candida perché convinto di vincere e di essere l'unico ipotetico candidato dichiaratamente vicino a Berlusconi, dove gli altri, in primis Alfano, sarebbero costretti a voltargli la faccia inesorabilmente. Il suo programma, ancora in erba, denuncia che il 90% del denaro si trovi di fatto in mano alle banche, e che solo il 10% è realmente in circolazione. Ora è costretto ad una corsa al photofinish per ottenere le diecimila firme necessarie per proporre la propria candidatura, ma quanti riusciranno a non associarlo ai fatti di gossip che l'hanno associato alla soubrette Sara Tommasi?

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